Il Taijiquan racchiude nella sua pratica la filosofia, la tradizione e la saggezza della millenaria cultura cinese. In letteratura esistono moltissimi libri sul Taijiquan, alcuni dei quali scritti da persone che hanno dedicato la vita allo studio e alla pratica di questa antichissima disciplina.
In questo sito e nella mia modalità di insegnamento cerco di mettere a disposizione degli allievi una chiave di lettura a questa meravigliosa disciplina nella speranza di trasmettere, oltre al mio entusiasmo nell’insegnamento, almeno un pò di ciò che il Taijiquan sa donare a chi hà fiducia, pazienza ed è disposto ad aprire il Cuore ai suoi insegnamenti.
Il Taijiquan può essere praticato come Arte Marziale, Ginnastica per la Salute Psicofisica e come forma di Meditazione in Movimento.
Inizialmente le motivazioni che inducono ad avvicinarsi a questa disciplina sono varie e personali:
- curiosità,
- beneficio fisico e/o mentale,
- autodifesa,
- ricerca interiore;
in seguito ci si accorge, come è accaduto a noi, che il Taijiquan, oltre ad essere una disciplina affascinante, è una fonte inesauribile di insegnamenti e di esperienze capaci di coinvolgere ogni sfera della natura umana.
La pratica di quest’arte richiede:
- impegno,
- pazienza,
- fiducia,
- volontà.
Il Taijiquan cambia la percezione del corpo, così come l’atteggiamento mentale; si comprende che il corpo ha memoria e consapevolezza, si impara ad armonizzarsi con il respiro, a sensibilizzarsi e ad apprezzare i piccoli progressi per una continua raffinazione dei movimenti che costituiscono quest’arte.
Il Taijiquan è una ginnastica dolce che attraverso l’esecuzione di movimenti non convenzionali, migliora l’approccio comunicativo e rafforza la personalità e l’autostima, preserva le articolazioni dall’usura e il corpo da fastidiosi reumatismi e artrosi. Il Taijiquan può essere praticato sia all’aria aperta sia in palestra e la sua pratica non presenta assolutamente rischi da traumi.
Con la pratica del Taijiquan si acquisisce una maggiore padronanza dello spazio e del rapporto del proprio corpo con lo spazio.
L’atto respiratorio è la maggiore fonte di energia: nel Taijiquan la persona impara ad ascoltare le sensazioni date dalle diverse fasi e dai diversi tipi di respirazione e questo porta ad una migliore funzionalità respiratoria, che si traduce in maggiore apporto di ossigeno al cervello e all’apparato muscolare.
Seguire il proprio ritmo respiratorio, sentire questa alternanza lenta e continua aiuta a rilassare sia la mente sia il corpo, soprattutto la muscolatura del collo e delle spalle, che di solito è tesissima in una fissità di “inspirazione antalgica”. Nel Taijiquan il movimento non raggiunge mai l’estremo grado articolare, perciò svolge una mobilizzazione dolce a livello articolare.
Il Taijiquan è per tutti, è una piacevole ginnastica, che tonifica il corpo a tutte le età. Attraverso la sua pratica, fatta di movimenti lenti e ritmati, sviluppa presenza e consapevolezza, indispensabili per raggiungere l’equilibrio interno e combattere lo stress.